AUTO A IDROGENO:
I sistemi propulsivi a idrogeno convertono l’energia chimica di questo carburante in energia meccanica. Come? In due schemi fondamentali:
- bruciandolo in un motore a combustione interna, come accade per i razzi della Nasa, l’Ente spaziale americano, definiti HICEV (Hydrogen Internal Combustion Engine Vehicle),
- facendolo reagire con l’ossigeno in una pila a combustibile – in inglese fuel cell – così da produrre elettricità, noti come FCEV (Fuel Cell Electric Vehicle);
La mobilità del futuro è privilegio di questi ultimi, data l’assenza di emissioni e l’accessibilità della tecnologia necessaria per ottenere percorrenze degne di nota con un semplice rifornimento.
PILE A COMBUSTIBILE CHE PRODUCONO ENERGIA E…ACQUA
Le pile a combustibile, cuore delle moderne auto a idrogeno (come la batteria per le elettriche), sono dei dispositivi elettrochimici che permettono di ottenere elettricità dalla combinazione dell’idrogeno con l’ossigeno, senza alcun processo di combustione termica.
La reazione necessaria per questo risultato si basa sull’idea di spezzare le molecole dell’idrogeno in ioni positivi ed elettroni; questi ultimi, passando da un circuito esterno, forniscono una corrente elettrica proporzionale alla velocità della reazione chimica, utilizzabile per qualsiasi scopo.
Tale reazione produce un prodotto di scarto, l’acqua, che può essere rilasciato in natura in quanto perfettamente compatibile con l’ambiente e per nulla alterato.
L’AUTO A IDROGENO È UN’AUTO ELETTRICA A TUTTI GLI EFFETTI
Una vettura alimentata a idrogeno è un’auto elettrica, ma al posto delle batteria ha delle pile a combustibile.
Sotto il profilo della guida non cambia nulla, dato che vantaggi quali la spinta istantanea, l’erogazione lineare, l’assenza di strappi in ripresa e il comfort da primato sono identici a quella elettrica.
Altro, non vengono meno plus quali il libero accesso alle ZTL, l’Area C di Milano, il centro di Roma e di molte città italiane, la gratuità della sosta sulle strisce blu e l’esenzione dal bollo per cinque anni su tutto il territorio nazionale (a vita in Lombardia e Piemonte). Una volta scaduto tale termine, oltretutto, si paga una cifra ridotta del 75 per cento rispetto allo standard.
SI RICARICA IN POCO TEMPO E HA MOLTA AUTONOMIA
Rispetto alle “comuni” vetture elettriche, l’auto a idrogeno è un po’ più avvantaggiata:
- la ricarica in pochi minuti
- l’autonomia estesa.
Nel primo caso, grazie agli impianti di rifornimento d’ultima generazione è possibile “fare un pieno” con tempistiche non dissimili dai carburanti fossili, mentre nel secondo caso si parla già oggi di percorrenze reali nell’ordine dei 600 chilometri.
Altro lato della medaglia, le auto a idrogeno costano care, complice la ridottissima diffusione, e vedono i listini partire da circa $ 55.000 negli Stati Uniti per la Honda Clarity Fuel Cell e da 66.000 euro (più tasse locali) in Europa per la Toyota Mirai. In aggiunta, il sistema di distribuzione versa in uno stato pressoché embrionale (si conta un solo distributore in Italia a Bolzano sulla A22).